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Modalità di Assistenza Sanitaria in Italia

 

L'Italia dispone (ancora) di uno dei migliori Servizi Sanitari Pubblici al mondo.

La Sanità Pubblica prevede Ospedali e Centri Convenzionati in cui lavora personale specializzato e qualificato, dedicato all'erogazione di prestazioni sanitarie, a esclusivo carico delle  Regioni.

Tutti i pazienti che vengono curati in Italia hanno diritto all'assistenza sanitaria (articolo 32 della Costituzione).

 

Servizio Pubblico:

 

In un ospedale pubblico, il paziente ha diritto, dietro al pagamento di un ticket (se previsto), a sottoporsi a diagnosi cliniche e strumentali.

 

Per DIAGNOSI si intende l'identificazione e l'eventuale urgenza di una malattia.

La diagnosi deve SEMPRE essere tempestiva: qualsiasi sia la patologia (grave o lieve), essa deve essere identificata il prima possibile.

 

La CURA di una determinata malattia ha invece gradi di priorità che, in ambiente pubblico, dipendono dall'urgenza della patologia stessa.

Ad esempio, in un ospedale pubblico, un paziente in attesa di ricovero per il trattamento di un'ernia discale, sarà collocato necessariamente  in una lista d'attesa diversa da chi deve invece curarsi per un'emmoragia cerebrale o per un tumore.

 

L'utente ha insomma  il diritto al miglior livello di assistenza possibile  nonchè alla diagnosi precoce della propria patologia.

Ma, generalmente, non è autorizzato a scegliere il medico o l'equipe che lo assisterà nè a stabilire quando sottoporsi alle cure.

Queste ultime, infatti, sono strettamente dipendenti dalla gravità della sua patologia e dal grado di differibilità del trattamento (stabilito dal medico in base alla diagnosi formulata).

 

Le suddette limitazioni servono ad evitare favoritismi e  l'abuso  delle risorse pubbliche, sia da parte dei cittadini sia da parte del personale sanitario.

 

Infatti, un medico che lavora in un Centro Pubblico, è soggetto a diverse mansioni e, nell'ambito del proprio orario di servizio, deve garantire lo stesso livello di cure a tutti i pazienti.

Non può operare se non all'interno di un determinato programma, al di fuori dal servizio di guardia e mai dopo aver espletato una guardia notturna.

 

Pretendere di scegliersi il medico curante o il periodo di ricovero in un ospedale pubblico è quindi da considerarsi un abuso perchè potrebbe costringere il medico prescelto a non rispettare i propri turni per operare, in un determinato giorno, il proprio paziente.

 

Ai pazienti è però data la possibilità di curarsi nel Privato, dove le suddette limitazioni non esistono.

 

Il Servizio Intramoenia:

 

I professionisti che operano nell'ambito della Sanità Pubblica possono svolgere anche Attività Libero Professionale sia Ambulatoriale che Chirurgica.

Questo per dare la possibilità ai pazienti di scegliersi la propria equipe di medici nonchè la tempistica dei trattamenti.

Ovviamente, per l'attività intramoenia è prevista la corresponsione di un onorario, che ogni medico stabilisce individualmente (comunque all'interno di parametri regolamentati).

La diagnosi in regime di intramoenia dà il diritto al paziente di essere visitato da un medico di propria scelta.

La cura in regime di intramoenia consente al paziente di decidere quando e da chi operarsi, indipendentemente dal grado di differibilità delle cure.

Ad esempio, parlando di patologie di pertinenza neurochirurgica, chi è affetto da un'ernia del disco lombare, non dovrà aspettare di essere ricoverato in base a una lista d'attesa o dopo aver espletato la preospedalizzazione, ma potrà essere operato in tempi più brevi, dal chirurgo che ha scelto, senza contravvenire a quanto regolamentato in ambito della Sanità Pubblica.

D'altronde, l'attuale funzione delle Assicurazioni Sanitarie è proprio quella di coprire le spese di cure  e ricoveri effettuati  in regime di intramoenia o presso Case di Cura Private.

 

 

 

 

 

Neurochirurgo in Roma specialista in patologie cerebrali e vertebrali

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