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Glioma di primo grado

parietale profondo destro

Glioma di secondo grado

frontale-temporale sinistro

Glioblastoma Frontale Bilaterale

I Gliomi Cerebrali

 

 

I gliomi (o Astrocitomi) sono tumori primitivi del cervello. Significa che nascono direttamente dai tessuti cerebrali, partendo dalle cellule della GLIA (pronuncia g-lia).

Le cellule della glia sostengono meccanicamente i neuroni (che sono le "vere" cellule del sistema nervoso) e forniscono loro protezione e nutrimento.

Purtroppo, anche queste cellule possono andare incontro a trasformazione tumorale.

Qui è possibile ottenere dati sulla frequenza, sulla natura e sul tipo di cura dei gliomi.

 

Questi tumori sono suddivisi in quattro gradi, in base alla cosiddetta malignità:

 

il Glioma  di primo grado è pressochè esclusivo dell'infanzia e dell'età adolescenziale. Si ritiene che la sua asportazione possa essere completa e che pertanto non tenda a recidivare.

Dopo l'intervento chirurgico, non è necessario integrare la cura nè con la radioterapia nè con la chemioterapia.

Bisogna solo sottoporre il paziente a controlli radiologici regolari per accertarsi di non avere lasciato residui tumorali.

 

Il Glioma di secondo grado comincia ad avere un comportamento più aggressivo, in quanto tende a crescere ed infiltrare il cervello più velocemente.

È anch'esso un tumore dell'età giovanile ma  tende a colpire pazienti più adulti.

Il trattamento del glioma di secondo grado è multispecialistico.

Sono infatti coinvolti, oltre al neurochirurgo, anche lo specialista oncologo e lo specialista radioterapista.

Infatti, il trattamento chirurgico non è ritenuto sufficiente perchè molto spesso numerose cellule tumorali sfuggono all'asportazione (anche se effettuata in microscopia chirurgica). Questo per il carattere particolarmente invasivo dei gliomi, che tendono a infiltrare il tessuto cerebrale circostante come l'acqua infiltra una spugna, senza la possibilità di poter distinguere nettamente il margine umido da quello asciutto.

Ovviamente, non è sempre possibile asportare ampie porzioni di tessuto intorno al tumore:

il cervello, infatti espleta funzioni molto delicate e specializzate  che solo alcuni gruppi di neuroni sono in grado di realizzare (basti pensare alla zona preposta alla parola oppure a quella deputata del controllo dei movimenti degli arti).

Il chirurgo, pertanto, deve alcune volte lasciare residui tumorali in zone particolarmente "critiche". Ciò nell'intento di non ledere le suddette funzioni principali.

Gli eventuali residui saranno poi trattati mediante la chemioterapia e la radioterapia.

 

Quanto detto sopra, vale sostanzialmente anche per il glioma di terzo grado. Quest'ultimo però ha una tendenza a recidivare in minor tempo e ha caratteristiche istologiche di maggiore aggressività.

 

Il glioma del quarto grado, o glioblastoma, rappresenta una sfida formidabile sia per il paziente che ne affetto sia per i medici che sono chiamati a curarlo.

È un tumore particolarmente aggressivo e tende a crescere e a recidivare in pochi mesi.

 

 

CONSIDERAZIONI SUL TRATTAMENTO DEL GLIOBLASTOMA

Neurochirurgo in Roma specialista in patologie cerebrali e vertebrali

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