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Considerazioni sul trattamento del Glioblastoma

Il Glioma del quarto grado (classificazione WHO), detto anche Gliobastoma Multiforme (o anche solo Glioblastoma), è il tumore cerebrale più aggressivo.

Questo tumore tende ad infiltare il tessuto cerebrale circostante e a sostituirsi rapidamente ad esso.

A differenza degli altri tumori del corpo, il glioblastoma non produce quasi mai metastasi.

 

Il trattamento del glioblastoma è una vera e propria sfida e coinvolge almeno tre specialità: la Neurochirurgia, la Radioterapia e l'Oncologia.

 

Una volta diagnosticato radiologicamente un glioblastoma, il Neurochirurgo deve valutare tre questioni:

1) deve considerare il lato (in genere, l'emisfero cerebrale sinistro è quello più delicato perchè sede di importanti funzioni come, ad esempio, la parola),  la sede (profonda o superficiale), il lobo o struttura encefalica colpiti;

2) deve misurare le dimensioni effettive del tumore nonchè la sua consistenza (tumore solido, necrotico, cistico);

3) deve tenere conto dell'età e dello stato clinico del paziente;

 

Gli Scopi della terapia neurochirurgica sono: ridurre, ove possibile, la massa tumorale e asportarne la maggior quantità possibile;

ottenere una quantità significativa di tessuto neoplastico perchè l'Isopatologo possa formulare una diagnosi istologica certa.

 

Va detto subito che il Neurochirurgo non è in grado di asportare TOTALMENTE un Glioblastoma.

Infatti, le cellule di questo tumore, tendono ad infiltrare il tessuto cerebrale circostante come l'acqua infiltra una spugna. Non è pertanto possibile, anche in microscopia chirurgica, distinguere le zone cerebrali sane da quelle infiltrate.

Inoltre, quando il nucleo del glioblastoma è vicino a zone cerebrali ad alta complessità funzionale, come ad esempio le zone preposte alla produzione e al controllo dei movimenti del corpo o le aree corticali della produzione linguistica, è necessario lasciare residui tumorali perchè i tentativi di asportazione radicale causerebbero importanti e irreversibili danni funzionali.

gli eventuali residui tumorali saranno trattati mediante chemio/radioterapia.

È però importante, laddove possibile, tentare di ridurre chirurgicamente la massa tumorale per rendere più efficace la radioterapia post-operatoria.

 

Da quanto detto, si conclude che il trattamento del glioblastoma multiforme è MULTISPECIALISTICO.

 

I risultati della terapia sono molto variabili e dipendono dal grado di infiltrazione del tumore, dall'età del paziente e dalle sue condizioni cliniche di base.

 

il protocollo terapeutico attualmente più efficace del glioblastoma  è il protocollo Stupp, dal nome dell'oncologo che

Neurochirurgo in Roma specialista in patologie cerebrali e vertebrali

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